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TIES II/ LEGAMI II, ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA LONDRA

Ties II/ Legami II, Londra, Istituto Italiano di Cultura

26 settembre – 20 novembre 2017
Istituto Italiano di Cultura Londra

ARTUNER l’Istituto Italiano di Cultura (IIC) hanno il piacere di annunciare il secondo capitolo della loro serie di mostre sul celebre scultore Italiano del dopo-guerra, Pietro Consagra (1920 – 2005).

Comprendendo nuove opere dell’artista francese Marine Hugonnier (n. 1969) in dialogo con opere storiche di Consagra, la mostra esplorerà come, attraverso i mezzi della scultura e del collage, Consagra e Hugonnier mettono in questione cornici culturali dalle radici profonde per stabilire una nuova relazione fra l’osservatore e il loro ambiente. Le opere di Hugonnier, fra cui i nuovi collage della serie ‘Art For Modern Architecture’, saranno esposte accanto a sculture di Consagra degli anni ’60 e ’80 per determinare una discussione sulle modalità di rappresentazione e punti di vista nell’era moderna.

Uno degli scultori del dopo-guerra italiano più importanti, Consagra rigettò la tradizione della scultura tridimensionale per adottare una modalità di interazione più diretta fra arte e pubblico. Consagra ha lavorato in bronzo, ferro e acciaio per creare sculture quasi bi-dimensionali a destinazione ambientale. In questo modo, scartò il canonico centro autoritario a favore di una prospettiva “frontale” che sarebbe così divenuta parte costituente del suo credo artistico.

Di centrale importanza per la pratica di Consagra era la sua continua riflessione sul linguaggio della scultura in relazione ad altre discipline, fra cui l’architettura. Consagra credeva che la città moderna fosse definita dalla tridimensionalità della sua architettura, la cui retorica monumentale impone un modo autoritario di relazionarsi con il proprio ambiente. Egli riteneva che la “prospettiva centrale”, che ha dominato l’urbanistica per secoli, fosse un’espressione di un’organizzazione dogmatica e gerarchica del Potere e che tale potere possa determinare i limiti del nostro campo percettivo. Per migliorare l’esperienza della città per i suoi abitanti, Consagra proponeva un mondo senza centri e senza periferie, in cui simbolicamente l’oggetto è al cospetto dello spettatore e l’osservatore al cospetto dell’oggetto. Ties | Legami II comprenderà opere dalla sua iconica serie Ferri Trasparenti del 1966, sensitive opere monocrome d’intensa individualità formale e spirituale ed emblema di una nuova idea di paesaggio artificiale, oltre a Inventario del 1967, un’installazione parti di sculture che transitano sulle pareti come in uno spazio infinito, come in un non luogo (no where), composte da sottili piani in metallo nella forma di una nuova geometria – una libera geometria che rifiuta l’angolo retto e adotta il dinamismo e la mobilità della linea curva.

Nelle sculture Sottilissime, invece, l’artista sperimenta lo spessore minimo nella scultura, portando la sua superficie a due decimi di millimetro e a una stupefacente trasparenza che fa intravedere lo spazio ulteriore.

In modo simile, anche Marine Hugonnier propone un modo differente di guardare la storia e la sua cornice percettiva. Spesso descritta come una critica alle Politiche della Visione, l’opera di Hugonnier mette in discussione la natura delle immagini e la storia, cultura e politiche a loro associate.